Il libro di Antonella Ottai “Ridere rende liberi. Comici nei campi nazisti“
Bruno Maccallini leggerà alcuni brani del libro e reciterà sketch e canzoni.
un aspetto poco conosciuto della Shoah, la storia di una tournée senza ritorno, ma soprattutto una riflessione sul comico in situazioni estreme e sulla relazione vittima-carnefice
Il libro, edito da Quodlibet, parte da un panorama storico artistico teatrale della Berlino alle soglie degli anni Trenta, per raccontare dei cabarettisti ebrei nei ghetti e nei campi nazisti, dove continuarono a realizzare spettacoli anche per i loro aguzzini. Alcuni tornarono addirittura dagli Stati Uniti, non potendo allontanarsi dal loro ambiente culturale, così recitarono prima per la Lega per la cultura ebraica a Berlino, poi nei campi “di transito” come Westerbork, in Olanda, fino a Theresienstadt e nei campi di sterminio.
Nei lager si disegnava, si scriveva, si faceva e componeva musica, ma la comicità in quell’inferno ci appare come la massima espressione di resistenza.
Dopo i saluti di Lucia Valenzi, interverranno la docente di letteratura teatrale Antonia Lezza e il critico teatrale Giulio Baffi.